mercoledì 29 aprile 2015

Arriva la primavera e cosa accade alla nostra pelle?

Con l’arrivo della primavera anche la nostra pelle ha bisogno di venir rigenerata e con l’avanzare delle stagioni iniziamo anche a vedere i primi segni del tempo. Perché questo accade e soprattutto: è possibile far tornare indietro il timer delle nostre cellule?

Sembrerebbe di si e a svelare l’arcano del perché è la nostra consulente di fiducia: la Dr.ssa Francesca Gallina. 


Cerchiamo oggi di capire insieme a lei cosa accade alla nostra pelle col passare degli anni.


Dottoressa, perché compaiono dopo i 30 anni le prime rughe sul nostro volto?

RispostaA partire dai 30 anni circa la pelle cambia identità, la produzione di collagene ed elastina diminuisce e questa perdita di elasticità si manifesta soprattutto durante quei movimenti continui ed involontari che ogni giorno il viso produce. Proprio per questo le prime rughe si formano ai lati della bocca, sulla fronte e fra le sopracciglia,inoltre parte del tessuto connettivo della pelle inizia a danneggiarsi e la produzione di sebo si riduce creando una pelle più secca e sottile
Come ogni altra cellula del nostro corpo, anche la pelle è soggetta ad un ciclo di vita ed a una successiva sostituzione con cellule nuove.

C ' è un processo di rimodellamento della pelle e una riduzione delle cellule responsabili dei processi di riparazione tale per cui le proteine danneggiate vengono rimosse, e sostituite da proteine sane e nuove.Con l’avanzare dell’età questo meccanismo diventa sempre più lento e avvia quel processo che porta alla formazione delle rughe.


E’ possibile rallentare o invertire questo processo?

Risposta: Assolutamente si.
Per prima cosa bisognerebbe, per chi fuma, eliminare questo vizio, considerando che è uno dei principali responsabili del rallentamento della circolazione , impedisce infatti alla pelle di ricevere un quantitativo adeguato di ossigeno e determina una abbondante produzione di radicali liberi.

Sarebbe necessario anche evitare di esporsi al sole senza l’utilizzo di alti fattori di protezione, considerando il fatto che i raggi ultravioletti causano danni diretti alle fibre di collagene cambiandone la loro struttura e il loro orientamento per il generarsi nell'organismo di molecole di ossigeno instabili chiamate radicali liberi, che danneggiano le membrane cellulari.


Anche la medicina oggi può far molto sia per lenire che per sconfiggere i segni del tempo, vorrei ricordare i trattamenti anti-age a base di prodotti biorivitalizzanti e bioristrutturanti (si tratta di trattamenti di biolifting non chirurgici), ed infine uno assolutamente innovativo che prevede l’utilizzo della Genotechnology , il primo dispositivo che dall’analisi del Dna di ogni singolo paziente è in grado di riprogrammare il timer delle cellule.

Di questo innovativo dispositivo la Dott.ssa Francesca Gallina ce ne parlerà nelle prossime settimane

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